venerdì 10 marzo 2017

WEDDING GIRL di Raffaella V. Poggi



Eric Nolan è un uomo molto sicuro di sé, convinto di avere tutti in pugno: dalle ceneri delle attività di famiglia ha creato la NETline, la nuova realtà nel mondo dell’intrattenimento digitale. Ora si trova in un momento delicato e non può permettere a nessuno di intromettersi nei suoi affari. L’imprevisto, tuttavia, è dietro l’angolo: si chiama Charlotte McGraw, bionda e bellissima prostituta d’alto bordo, pronta a mandare a monte il matrimonio di suo fratello Noah con Jade Kanakis, la figlia del “re dello yogurt” e finanziatore generoso della NETline.

Ma quando Eric cerca di togliere di mezzo Charlotte, ecco che i guai entrano nella sua vita…


Per timore di perdere il maggior finanziatore della sua società, Eric Nolan è costretto, suo malgrado, a intervenire in prima persona per salvare il matrimonio del fratello Noah. Le nozze avranno luogo solo se Jade, la sposina nonché figlia adorata del suddetto finanziatore, affiderà l’organizzazione delle nozze nelle mani sapienti ed esperte di Charlotte McGraw, cara amica di Noah. Jade è preoccupata: che ci sia dell’altro tra lei e il suo fidanzato, oltre l’amicizia? Solo Eric può scoprirlo. Grazie all’aiuto di Shaggy, l’amico investigatore alquanto bizzarro, Eric scopre che Charlotte non è altro che una prostituta d’alto bordo. Qualunque sia l’idea del fratello, c’è solo una cosa da fare: bloccare al più presto quell’assurda tresca prima che sia troppo tardi. Dopo aver constatato il fascino della ragazza, il nostro giustiziere scende in campo deciso a sbugiardarla.

«Esci dalla vita di mio fratello», ordino, pacato ma deciso.
Mi guarda come se mi stesse studiando e sbuffa una risatina. Questa volta è lei a non rispondere.
«A causa tua sta mandando a monte il matrimonio».
Guarda il contenuto della sua tazza, riflette. «È testardo», esordisce. «Io gliel’ho detto che non importa, ma insiste. Voglio solo che sia felice e…».
«E per farlo felice ti fai dare una ripassata al Plaza?», la interrompo arrabbiato. Il solo pensiero che un’ora fa mio fratello se la stesse sbattendo mi fa montare una rabbia in grado di farmi dimenticare in un lampo quanto questo pranzo sia stato piacevole.
«Come, prego?», domanda stupita.
«Non fare la finta ingenua, vi ho visto, davanti all’hotel». Continuo, incazzato nero, senza sapere neanche io il perché: «Quanto vuoi per uscire dalla sua vita?»


Ma non tutto è come sembra, ben presto infatti la verità viene a galla ed Eric si rende conto dell’enorme sbaglio commesso: Charlotte è semplicemente la proprietaria di un famoso atelier di moda e amica carissima di Noah fin dall’infanzia. Il mistero è risolto, penserete voi. E invece no, perché Eric e Charlotte imbastiscono un rapporto intimo molto intenso che li porterà a frequentarsi assiduamente. C’è un piccolo problema, anzi due: entrambi sono ufficialmente impegnati, e anche se non è l’amore a tenerli legati ai rispettivi fidanzati, rappresentano comunque degli ostacoli insormontabili. L’attrazione tra loro è innegabile ma oltre al sesso non può esserci nient’altro. e se per Charlotte il discorso è abbastanza chiaro, lo stesso non si può dire per Eric, il quale non può accettare un “no” come risposta e ogni volta che lei cerca di allontanarlo, lui torna alla carica sempre più convinto di poterla avere vinta.

«Oh no, tesoro, non me ne vado! Voglio sapere perché mi hai detto “sì”!», ruggisco, spingendomi contro il tavolo, in mezzo alle sue gambe, le mani posate ai lati dei suoi fianchi, le braccia tese, per bloccarla.
Non risponde, così la afferro per le natiche e la attiro a me facendola scivolare sul ripiano, lei tira indietro il viso per mantenere le distanze, come se avesse dimenticato tutto della notte scorsa. «Allora?!». Divento sempre più insistente e sono arrabbiato: voglio sapere! «Perché mi hai detto di sì?» «Perché mi andava!», sbotta.
“Wow!!”, penso. Esulto. Canto. Trionfo. Ballo e faccio pure la ola come allo stadio.
«Ti andava di fare l’amore con me?», sussurro con un mezzo sorriso piacione.
«Mi andava di scopare», mi corregge, e si sfila il foulard che le sta scivolando dietro la nuca. «E tu sei la persona meno impegnativa che esista sulla faccia della terra».

Questo continuo tira e molla porterà i nostri eroi ad avvicinarsi sempre di più anche se per loro le cose non saranno semplici: scoperte inaspettate, ricordi dolorosi, misteri irrisolti e verità celate renderanno impossibile arrivare alla felicità. Che ne sarà dunque di loro? Be’, indovinate un po’? Uhm… no, non vi dico nulla. Leggetelo, è meglio. 




E adesso veniamo a noi: tra le cose positive del romanzo posso annoverare, senza ombra di dubbio, la storia che ho trovato bella, ben scritta e ben sviluppata. Il punto di vista usato per raccontare l’intera vicenda è quello di Eric. La trama è ricca di suspance e colpi di scena e, come nel gioco delle scatole cinesi, ci permettono di fare un passo avanti verso la verità. Ogni velo che cade, rivela un tassello importante per la comprensione dei comportamenti dei personaggi. Gli scenari sono meravigliosi: mare, sole, spiagge, ville sontuose, auto di lusso, insomma non manca nulla per farci sognare. Eric e Charlotte hanno molte affinità: sono complicati, hanno un temperamento deciso, entrambi provengono dall’alta società americana, hanno vissuto la vergogna della prigione, subito esperienze traumatiche molto gravi. Insomma hanno toccato il fondo e, grazie al loro carattere forte, sono stati capaci di rimettere insieme i pezzi della loro esistenza e di ricostruire una base solida dalla quale ripartire. Visti dal di fuori entrambi sembrano corrispondere appieno agli standard dell’alta società vivono nel glamour e non c’è niente che li possa turbare. Ma basta scavare un po’ più a fondo per scoprire una realtà ben diversa. Eric e Charlotte sono bravi a nascondere perplessità e paure dietro una patina scintillante di mondanità. All’inizio possono apparire superficiali ma, appena i fatti entrano nel vivo, si rivelano per ciò che sono e cioè concreti e di spessore. 


Altro elemento positivo è senza dubbio Charlotte: un personaggio bello, completo e forte. Ha sofferto molto, è stata condannata a due anni di carcere e ha vissuto sulla propria pelle la bruttura e la violenza di quella condizione. Se si fosse spezzata, lo avremmo capito, invece Charlotte ha trovato dentro di sé la forza per reagire e, una volta libera, si è rimboccata le maniche e ha iniziato un nuovo percorso. E sebbene esista ancora qualcosa che le impedisce di essere felice completamente, ciò non le preclude di sognare facendo dell’ottimo sesso. L’incontro con Eric però, costituisce un pericolo, un ritorno al passato che lei non può permettersi. Charlotte sa che sarebbe meglio stargli lontana, tuttavia l’attrazione è troppo forte e lei non può far altro che cedere. Al cuore non si comanda, si dice così, no? Lui la definisce una “Divina Stronza”, io direi che ne ha ben donde a comportarsi così. L’ammiro molto. 




Passiamo agli elementi negativi. So che mi odierete per quello che sto per dire ma non posso evitare di scrivere la mia opinione. Eric, il protagonista, proprio lui, non mi ha convinto: sempre arrabbiato, spocchioso, arrogante, antipatico e profondamente egoista. Eric ha avuto tutto dalla vita: una buona famiglia, ricchezze, successo e chi più ne ha, più ne metta. A un certo punto decide di andarsene via, voltando le spalle a tutti.  Ha sofferto anche molto, è vero, ma invece di chiedere aiuto, ha pensato bene di risolvere la questione a suo modo. Il suo carattere deciso e irruento lo rende imbattibile sul lavoro, mentre lo fa diventare odioso nel rapporto con Charlotte. Dato il suo fascino, le donne non gli mancano e il fatto di essere fidanzato ufficialmente con un’attrice soap è un mero dettaglio.

Sono fidanzato? Il mio avvocato dice di sì. I giornali anche. E lo dicono pure Ashley e Nestor. […]… Eh sì, è proprio così. Le donne, sapendo che sto con la protagonista di Senza regole, si sentono stimolate a competere con una star ma non si fanno illusioni che io lasci Ashley per loro. E poi non sono stato io a svagarmi per primo, ha cominciato Ashley, anzi, non ha mai smesso: si è portata a Los Angeles il suo amichetto delle superiori, lo ha anche assunto come bodyguard.


Da Charlotte, all’inizio, vuole una sola cosa: spassarsela come sempre. Tutto va bene fin quando è lui a dettare le regole del gioco, ma quando lei gli tiene testa, eccolo reagire come un bimbo viziato, (nessuno può resistere al grande Eric Nolan, che si sappia in giro!), non si accontenta di un “no”  ma attacca a testa bassa pur di raggiungere il suo scopo, incurante delle conseguenze. E poco importa se l’altra non è d’accordo.
                                                «Vattene e non tornare mai più!».       
«Hai capito che io non me ne vado?!», le urlo.
Sul più bello dal pianerottolo arriva la voce della signora Palminteri, che ci sgrida entrambi: «La volete piantare, sì o no?! Altrimenti faccio un esposto all’amministratore!».
«Ci scusi», mi giustifico mortificato, cercando di ammansire la mia nuova amica. «Non accadrà più, buonanot…». Mi distraggo solo un attimo e lei chiude la porta, anzi me la sbatte addosso schiacciandomi una spalla. Cazzo, che male! Sono fuori di me; con la spalla dolente sfondo, apro la porta e la richiudo sbattendola.

Dispiace dirlo, ma Eric è più simile a un adolescente che a un uomo di trent’anni: i pensieri, ciò che dice mentre fa l’amore, l’arroganza nell’imporsi a tutti i costi, le continue figuracce, non me lo hanno reso simpatico, bensì molto irritante. È come se il suo mondo si fosse fermato a quel giorno in palestra e a quello che gli è successo. Al pari di Charlotte, anche lui ha dovuto ricominciare ma,  a differenza di lei, lo ha fatto preferendo nascondersi dietro la rabbia e l’egoismo.
E poi c’è l’ultimo capitolo, una sorta di riepilogo dell’intera storia raccontata dal punto di vista di Charlotte…
Aldilà di questo, però, vi consiglio di leggere il libro fino alla fine, solo così, infatti, coglierete l’essenza della storia, che nonostante le mie perplessità, risulta profonda ed emozionante.

Raffaella V. Poggi vive in Liguria, in un appartamento sui tetti davanti al mare, con il marito, due figlie, cinque computer e due gatte part-time della vicina. Studi classici, molti lavori e molte storie da raccontare.


Nessun commento:

Posta un commento