martedì 14 novembre 2017

NON BASTA DIRMI TI AMO di Daniela Volonté




Durante le feste, l’aeroporto JFK di New York è persino più affollato del solito. A causa delle abbondanti nevicate, poi, tutti gli aerei sono in ritardo, compreso quello che dovrebbe riportare Beatrice in Italia. Durante l’interminabile attesa, un passeggero ha un infarto e Beatrice si ritrova a soccorrerlo tempestivamente con l’aiuto di un uomo con una cicatrice sul viso. Si chiama Callan ed è di origine inglese. Seppure per poco, l’intensità di quei momenti li ha avvicinati, ma l’annuncio dei voli richiama entrambi alle proprie vite e Beatrice torna in Italia dal fidanzato, Matthias, che ha in serbo per lei un’inaspettata proposta di matrimonio. I preparativi la inghiottono, insieme ai conflitti con l’ingombrante suocera e con suo fratello, che non vede di buon occhio le nozze. Beatrice ha quasi dimenticato l’episodio all’aeroporto, quando riceve il messaggio di Richard, l’uomo che ha salvato: ha organizzato un weekend in Toscana con le due persone a cui deve la vita. In pochi giorni tutto cambia e Beatrice dovrà prendere decisioni difficili pur di seguire il suo cuore. Sarà pronta a lasciarsi andare?
New York. Aereoporto JFK.
Beatrice resta bloccata in aereoporto in attesa che la pista venga liberata dalla neve, e sembra che Matthias, il suo fidanzato, non l’abbia presa piuttosto bene, rimproverandola di metterlo sempre al secondo posto. La sua attenzione però viene catturata dalle urla di una donna e, il tempo di voltarsi, vede un uomo a terra. L’istinto è più veloce della ragione; si avvicina all’uomo e inizia a praticargli un massaggio cardiaco incitando la donna a chiamare subito un’ambulanza. L’adrenalina in circolo è tanta, ma la pressione che sta facendo sul petto dell’uomo le porta una sorta di sfiancamento fisico con la paura di non riuscire a reggere ancora per molto. Per fortuna in suo soccorso arriva un uomo dagli occhi chiari che, in un inglese londinese, le dice che le darà il cambio mentre lei dovrà cercare di far partire il defibrillatore, e grazie a una perfetta coordinazione i due riescono a rianimare l’uomo proprio nel momento in cui arrivano i paramedici con la barella. Poi avviene tutto nel giro di poco: il corpo di Beatrice non sembra riuscire a reggere più di tanto la pressione, ma il suo compagno di ventura è rapido, e la tiene per la vita facendola sedere lontano dalla calca di persone che si erano radunate intorno all’uomo. Beatrice fa così la conoscenza di Callan, l’uomo dagli occhi verdi, il quale la invita a pranzare insieme visto il ritardo riportato da entrambi i loro voli.
Lui è un uomo per lo più taciturno, come se si sentisse a disagio e costantemente sotto osservazione, e a Beatrice non sono sfuggite le cicatrici che solcano il viso di Callan, ma sa che non è bello fissare le persone, non riuscendo a fare a meno di rimanere rapita dal fascino che emana. C’è qualcosa di semplice e naturale nel loro stare vicini, una sorta di attrazione difficile da spiegare, e non appena i loro voli vengono annunciati, Callan fa qualcosa di inaspettato: si avvicina e le pone un bacio sulla guancia.

Le loro strade non sembrano essere destinate a incontrarsi, ma il ricordo di quel semplice gesto di altruismo li accompagnerà nei mesi che seguiranno, fino a quando non verranno entrambi invitati all’anniversario di matrimonio proprio dall’uomo cui hanno salvato la vita e che ha come meta un agriturismo in Toscana. Pochi giorni in cui il mondo di Beatrice cambierà drasticamente e lei si troverà a dover prendere importanti decisioni: darà ascolto alla testa o per una volta seguirà i consigli del Cuore?

Si avvicina lentamente senza lasciarmi le dita. Che cosa vuole fare? Non mi muovo. Perché non mi sto scostando? L’unica reazione che ho è quella di chiudere gli occhi, mentre l’eco del mio cuore arriva fino alle orecchie. Mi posa un bacio sulla guancia e il calore del suo respiro si infrange sulla mia pelle.

Sono stata riduttiva sulla trama, lo so, ma questo è uno di quei libri che non è semplice riassumere in poche righe, va letto, assaporato, vissuto, amato…
Daniela Volonté riesce a sorprendermi con ogni suo romanzo, e se mi chiedessero qual è il mio preferito tra quelli letti finora (quasi tutti), direi questo in assoluto… ha una marcia in più, un modo diverso di affrontare un tema delicato come quello di essere di stanza in una zona sotto attacco terroristico e rendersi conto di essere sopravvissuto pagandone le conseguenze nel fisico e nell’anima. I personaggi sono delineati in modo chiaro, preciso e il doppio pov alterno aiuta a immedesimarsi in entrambi i personaggi. Un doppio pov che segue sempre una sua linearità, dove finisce uno inizia l’altro, senza diventare noioso o ripetitivo, ma aggiungendo sempre cose nuove alla storia. C’è stato un momento in cui ho pensato che il pov di Callan fosse sempre troppo breve rispetto a quello di Beatrice, ma più andavo avanti con la storia più ho capito la scelta dell’autrice: a volte non è semplice descrive degli stati d’animo, bisogna leggerli, farli propri, chiudere gli occhi e provare anche a viverli.

La ringrazio mentalmente per non essere scappata via da me più veloce di una gazzella e mi ritrovo a sorriderle senza che questo gesto sia premeditato. Lei non può sapere da quanto tempo non lo facevo. E, anche se mi sento la pelle del viso tirare, per una volta scelgo di non accorgermene. Di dimenticare le mie cicatrici facendo finta, almeno per oggi, di essere un uomo come tanti...

Ho amato la crescita e la maturazione di Beatrice, arrivando alla fine del suo percorso con una consapevolezza diversa e pronta a tirare fuori le unghie nel momento del bisogno (le ingiustizie non resteranno mai impunite). Il suo comportamento nei confronti di Callan non era spinto da una sorta di “pietà” verso un uomo che non credeva più nell’amore e che non avrebbe mai trovato il proprio posto nel mondo, piuttosto dettata da sentimenti veri, sinceri e profondi.
E Callan… come non innamorarsene!!! Lui non è un modello o un attore, non è il sogno proibito di tutte le donne che lo circondano. Lui è semplicemente se stesso, con i suoi difetti, con le cicatrici che si porta addosso, segno di un passato difficile da dimenticare; è ombroso, cerca di isolarsi, di diventare invisibile, di non circondarsi di persone che potrebbero provare dispiacere per quello che è accaduto o tartassarlo con domande inopportune. È disposto a rinunciare a tutto, anche all’amore della donna che è riuscita a fargli apprezzare la bellezza della vita, affinché essa sia solo felice.
Ogni romanzo della Volonté entra nel cuore in modo diverso, alcuni piano piano, altri in modo impetuoso come uragani in grado di sconvolgere l’animo umano. Questo romanzo rientra in quest’ultima categoria perché una volta che giri l’ultima pagina sai già che la storia e i suoi protagonisti ti mancheranno come l’aria, dopo esserti entrati nel cuore e aver sconvolto il tuo mondo.

Arrivo alla fine di quel percorso tanto legato a un passato di cui non so nulla. Voglio che l’ultimo bacio, se tale deve essere, gli muoia sulle labbra, emblema del suo presente e non ricordo del suo passato.

Credete nelle anime gemelle destinate a incontrarsi prima o poi? Io credo in quella goccia che potrebbe fare la differenza e in grado di donare nuova linfa vitale a quel terreno che appariva arido e che nessuno voleva più coltivare.
Un sentito ringraziamento all’autrice per aver tirato questa storia fuori dal cassetto nel quale era chiusa e per aver permesso a noi lettori ancora una volta di sognare.

Daniela Volonté è nata a Como, ha una laurea in Economia e Commercio e una in Scienze della Comunicazione, e tra l’una e l’altra ha lavorato come impiegata. Scrive per passione, ma lo fa a tempo pieno, perché vi dedica ogni minuto libero della giornata. Con la Newton Compton ha pubblicato Buonanotte amore mio, diventato subito un bestseller ai primi posti delle classifiche, L’amore è uno sbaglio straordinario, Non chiamarmi di lunedì, La meraviglia di essere simili, Non basta dirmi ti amo e, in ebook, Sei l’aria che respiro e La dolcezza può far male.


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